Il locale è stato di recente oggetto di un importante intervento di restyling, realizzato in partnership con Cosmit - società organizzatrice del Salone - e affidato a una grande firma dell’architettura, lo Studio Cerri e Associati di Milano. L’organizzazione dello spazio trae spunto dalla conformazione stretta e allungata del “fagiolo” – uno dei due edifici pensati da Fuksas per la ristorazione all’interno della Fiera - per evocare l’ambiente di un vagone ristorante.
I vetri “acidati” che affacciano sull’esterno si trasformano in finestrini, rendendo più intimo l'ambiente, mentre le comode panche in legno, dalla linea moderna e minimale, richiamano l’ordine dello spazio all’interno di una carrozza, e si combinano a sedie di design, di forme e colori diversi: rosso al pianoterra, arancione al primo.
Sono da segnalare, le sedie Coray disegnate da Hans Coray e prodotte da Proform; le Pipe Chair di Jasper Morrison; la Ivy disegnata da Paola Navona e prodotta da Emu; la Leaf disegnata da Carlo Colombo e prodotta da Moroso; le Supernatural disegnate da Jasper Morrison e di produzione Moroso e le 918-Nine Eighteen, designer Fabio Di Bartolomei.
Particolare attenzione è riservata all'illuminazione che non rinuncia, pur perfettamente funzionale, alla monumentalità garbata di alcuni pezzi della storia del design: dal lampadario XXL024 di Gio Ponti e prodotto da FontanaArte alle lampade Falkland disegnate da Bruno Munari e prodotte da Danese.
Riprogettato, insieme al ristorante, anche il suo menu, che propone ora un’ampia scelta di specialità della cucina internazionale, spaziando dal chili alla paella, dalle fajitas al cous cous o al sushi, senza dimenticare tipicità della gastronomia italiana.