Un cammino che, a ripercorrerlo, è al tempo stesso una grande storia imprenditoriale e specchio delle trasformazioni che hanno caratterizzato la società e i territori in cui il Gruppo ha saputo svilupparsi.
Anni '40: le origini
Il primo Autogrill nasce nell'immediato dopoguerra: a inventarlo è un giovane industriale di Novara, figlio di un panetterie. La sua è una grandissima intuizione: a quei tempi oltre la metà degli italiani vive ancora in aree rurali e di automobili se ne conta forse una ogni cento abitanti. E' a quei tempi che Mario Pavesi, il creatore dei pavesini, apre un piccolo spaccio di biscotti sulla Milano – Torino, all’altezza del casello di Novara. L'antesignano dei moderni Autogrill è un locale bar con e tavoli e poltroncine e pergolato all’esterno. Una vetrina per i biscotti prodotti nella vicina fabbrica di famiglia. Ma, nel giro di pochi anni, quell'invenzione si trasforma in business milionario, grazie anche alla crescita economica del Paese.
Infatti, già negli anni '50 la guerra sembra ormai cosa lontana. Le fabbriche producono a pieno ritmo, le merci iniziano a girare; il boom è dietro l'angolo e tutti si preparano alla corsa. In giro, sempre più auto e camion, a cui l'autostrada fa spazio inaugurando la corsia di sorpasso. Sullo sfondo dei cambiamenti in atto, l’Autogrill Bar Pavesi sulla Milano Torino si trasforma, includendo un'area ristorante e diventando la prima vera area di ristoro per gli automobilisti in Italia. La metamorfosi è completa: l'Italia ha il suo primo vero e proprio Autogrill, quello che servirà da modello per realizzare tutti gli altri.
Anni '50 e '60: gli Autogrill a ponte negli anni del benessere
Tra la fine degli anni '50 e gli anni '60 in Italia arriva il boom. L'utilitaria diviene simbolo di un Paese in movimento, alla scoperta di nuovi consumi e di nuovi stili di vita: sono gli anni della motorizzazione di massa, delle Fiat 500 e 600. Nel pieno della grande trasformazione del Paese, le aree di servizio autostradale si moltiplicano.
I Motta-grill e gli autobar Alemagna affiancano gli Autogrill Pavesi, inaugurando una competizione industriale che seppe scrivere una delle pagine più belle del'architettura autostradale, dando vita all'epoca degli Autogrill a ponte: ardite opere di design simbolo di un'Italia ottimista, nate nel culto del futuro e dell'automobile. Tra il 1959 e il 1971 ne vennero costruiti oltre una dozzina .
Il primo, nel '1959, firmato da Angelo Bianchetti, fa mostra di sè a Fiorenzuola d’Arda, tra Parma e Piacenza: tutto in acciaio, con due scali ai lati e una galleria vetrata riservata al ristorante, fu il anche il primo d'Europa. La risposta da parte di Motta non si fa attendere: nel '1961, viene inaugurato il Motta-grill di Cantagallo, un colosso che avrebbe dominato il tratto dell’Autostrada del Sole tra Bologna e Firenze. Da allora, per gli automobilisti del Belpaese cambia tutto: l'autostrada viene vissuta non più solo come collegamento, ma anche come meta.
Negli Autogrill a ponte si va a pranzo la domenica per guardare scorrere le auto sotto i finestroni, senza dimenticare una sosta ai bazaar, dove trovano posto i prodotti reclamizzati dai primi programmi televisivi. Siamo agli albori della società dei consumi, e gli Autogrill anticipano ciò che di lì a poco sarebbe diventata un’esperienza diffusa per i consumatori italiani: la possibilità di scegliere tra tanti prodotti e gusti diversi, con un occhio alle tradizioni locali e l'altro agli stili di vita oltreoceano.
Anni '70 e '80: dalla nascita di Autogrill SpA all'inaugurazione della strategia multibrand
Con la motorizzazione di massa diventata realtà, nel 1970 lungo l'intera rete autostradale, che ormai supera i 3.900 km di estensione, in Italia si contano oltre 200 stazioni di servizio. Il settore della ristorazione per viaggiatori sembra poter godere di una crescita illimitata, fino a quando, complice la crisi petrolifera, Motta, Pavesi ed Alemagna, le 3 aziende che fino a quel momento avevano segnato la storia della ristorazione autostradale in Italia, entrano in crisi.
E' allora che entra in gioco lo Stato. Nel 1977, l'IRI, che aveva progressivamente rilevato Pavesi, Motta e Alemagna, fonde le attività di ristorazione delle 3 società in una nuova entità, Autogrill S.p.A. Ma gli anni '80 sono dietro l'angolo: arriva il secondo miracolo economico, il PIL riparte, si diffonde la televisione commerciale e il consumo diventa veramente di massa. Sui 5.600 Km di autostrade si riversano ogni giorno 3 milioni di persone, e, in questo scenario, si innesta la "rinascita" di Autogrill, grazie a una strategia capace di farsi specchio, ancora una volta, del più generale cambiamento sociale: diversificazione dell'offerta e strategia multibrand diventano perni di un'azione che asseconda efficacemente la segmentazione e la diversificazione dei gusti dei consumatori. Sono gli anni di Ciao e di Spizzico, le 2 insegne che avviano lo sviluppo del Gruppo anche nei centri urbani.
Anni '90: la privatizzazione, l'entrata in Borsa e lo sviluppo internazionale
All'inizio degli anni '90 il mercato della ristorazione autostradale, in Italia gode di ottima salute, ed è il più grande d'Europa. Tuttavia, si fa strada in azienda la convinzione che solo uno sviluppo in altri canali e oltre i confini nazionali possa garantire ad Autogrill l'emancipazione da dinamiche troppo legate ai destini di un Paese, l'Italia, e di un canale, l'autostrada.
Ed è in questa direzione che vanno ricondotte le operazioni per mezzo delle quali entra in Francia e in Spagna, nel '93. Nel frattempo, si è aperta in Italia la grande stagione delle privatizzazioni: nel 1995 la famiglia Benetton diventa azionista di maggioranza, e, due anni dopo, in seguito alla quotazione in Borsa, avvenuta il 1° agosto del ‘97, il Gruppo riprende con maggior forza la strategia di internazionalizzazione intrapresa pochi anni prima: tra il 1997 e il 1998 entra in Belgio, Olanda, Austria e Germania.
Ma è nel 1999 che compie il definitivo salto di qualità, assumendo una dimensione veramente globale: con l'acquisizione di HMSHost, leader indiscusso della ristorazione autostradale ed aeroportuale negli Stati Uniti, Autogrill diventa un attore della ristorazione presente in 4 continenti, leader di mercato con un'offerta unica di prodotti e servizi in tutti i canali dei viaggio, dalle autostrade agli aeroporti, dalle stazioni ferroviarie ai musei del centro città.
Anni 2000: l'esperienza nel travel retail & duty free
Dopo l’acquisizione di HMSHost, il Gruppo è alla ricerca di ulteriori opportunità di sviluppo negli aeroporti che all’inizio del nuovo millennio registrano importanti incrementi dei passeggeri, diventando il canale più promettente per la crescita nel lungo periodo.
L'idea è quella di diversificare le attività in business contigui al Food & Beverage, trasformando il Gruppo in un operatore globale nel settore dei servizi al viaggiatore: è l’ingresso nel settore del Travel retail & Duty Free.
L’acquisizione di Aldeasa, effettuata nel 2005, è il primo passo a cui fa seguito da una rapida sequenza di operazioni orientate nella stessa direzione. Con le acquisizioni di Alpha Group (2007) e World Duty Free (2008), alla leadership nel settore del food & beverage Autogrill aggiunge quella nel Travel Retail & Duty-Free.
Una storia che si conclude il 1° ottobre 2013, quando ha effetto la scissione parziale proporzionale mediante la quale Autogrill trasferisce il business Travel Retail & Duty Free a World Duty Free S.p.A.: un’operazione che permetterà alle due realtà di meglio perseguire le proprie strategie di sviluppo nei propri settori.
Il futuro: un nuovo focus sulla ristorazione tra globalizzazione, localismo e sostenibilità
Oggi, una società profondamente cambiata pone nuove sfide ad un operatore come Autogrill.
I canali del viaggio, in particolar modo gli aeroporti e le stazioni ferroviarie, hanno smesso di essere luoghi di transito per diventare ambienti di vita, microcosmi disponibili 24 ore su 24 per le forme più avanzate di gastronomia, commercio, intrattenimento, a supporto del people on the move.
In tutto il mondo si vanno affermando stili di vita e di consumo riconducibili a criteri di tipo etico, sociale e qualitativo. Il settore della ristorazione non fa eccezione, e l’interesse verso il tema dell’alimentazione “sana” e di qualità anche in viaggio ne è la prova più tangibile.
Inoltre, la crescente pressione sulle risorse impone di guardare a nuovi approcci, votati a stili di produzione e di consumo consapevoli e sostenibili.
In questo contesto, Autogrill, forte di un‘esperienza di lungo periodo nel settore della ristorazione on the move, punta sulle proprie competenze distintive con una strategia articolata in 3 pilastri fondamentali: consolidamento nelle economie mature e sviluppo in quelle emergenti, riposizionamento nei canali di attività e trasformazione dell’offerta e dei servizi.
Guarda la nostra gallery fotografica storica
1947 - 1° Autogrill Novara - Progettista Arch. A. Bianchetti, archivio Arch. J.J. Bianchetti
1959 - Fiorenzuola d'Arda - Progettista Arch. A. Bianchetti, archivio Arch. J.J. Bianchetti
1962 - Novara -
Progettista Arch. A. Bianchetti, archivio Arch. J.J. Bianchetti
1967 - Montepulciano - Progettista Arch. A. Bianchetti, archivio Arch. J.J. Bianchetti
1958 - Autogrill Pavesi, Villoresi (Lainate) - Progettista Arch. A. Bianchetti, archivio Arch. J.J. Bianchetti
Fiorenzuola d'Arda - Progettista Arch. A. Bianchetti, archivio Arch. J.J. Bianchetti
Pavesi - Chianti - Autosole - Progettista Arch. A. Bianchetti, archivio Arch. J.J. Bianchetti
Pavesi - Dorno - Milano Genova - Progettista Arch. A. Bianchetti, archivio Arch. J.J. Bianchetti
Pavesi - Novara - Milano Torino - Progettista Arch. A. Bianchetti, archivio Arch. J.J. Bianchetti
Pavesi Ronco Scrivia - interno - Progettista Arch. A. Bianchetti, archivio Arch. J.J. Bianchetti
Pavesi Fiorenzuola d'Arda - Autosole - Progettista Arch. A. Bianchetti, archivio Arch. J.J. Bianchetti
Pavesi Ronco Scrivia - Milano Genova - Progettista Arch. A. Bianchetti, archivio Arch. J.J. Bianchetti
Pavesi Novara - Autostrada Milano-Torino - Progettista Arch. A. Bianchetti, archivio Arch. J.J. Bianchetti