A chiunque gli chieda il nome, risponde così: "Mi chiamo Charles Tim Tian Li. Gli amici mi chiamano da sempre semplicemente Li. A loro non importa se è un cognome". Dopo un sorriso, di solito aggiunge: "Ormai non importa più neanche a me: ci ho fatto l’abitudine". Dopo si sente in dovere di precisare che Tian è il nome di suo nonno, il primo della famiglia a raggiungere gli Stati Uniti, mentre lui, a Chicago, ci è nato e cresciuto.
Ogni volta che pensa alla storia della sua famiglia e considera di essere un cuoco al Wicker Park dell’aeroporto di Chicago, sente di essere un perfetto figlio dei suoi tempi: viene dal mondo e ha sempre il mondo sotto gli occhi.
Nel giardino come nello spazio
Tutti guardano dentro quando passano da qui, così io guardo loro. Credo che – da fuori – sembri strano quello che faccio: un piccolo uomo vestito da cuoco che gira e rigira, con un cestino in mano, tra colonne da cui spuntano piante. I più stupiti sono i bambini: si attardano a indicarmi, mentre la mamma li tira per il polso da tre passi più avanti: "Mamma, guarda, guarda…!"
Charles adora il suo lavoro: "Non so dirvi quanto sia bello tornare a casa con il profumo di basilico sulle mani". La racconta così, ma quanto vive ogni giorno non è banale: il suo ristorante, il Wicker Park, è uno di quelli che – tra gli oltre 70 presenti – utilizza ingredienti provenienti dall’Urban Garden, il giardino aeroponico dello scalo.
Nato dalla collaborazione tra HMSHost e il Chicago Department of aviation, l’Urban Garden è un esperimento pionieristico nel campo della sostenibilità ambientale. Collocato all’interno del Terminal 3, è un giardino aeroponico ( in cui la tecnica di coltura prevede la sospensione area delle radici e la loro nebulizzazione a intermittenza con soluzioni nutrienti) composto da 26 torri sulle quali sono coltivate oltre 44 specie di vegetali (tra cui, bietole, basilico dolce, misto di lattuga gourmet, peperoni habanero, violette commestibili, timo, origano, peperoni verdi e piselli dolci).
Verdure, erbe e fiori commestibili sono coltivati per essere utilizzati dai punti vendita HMSHost all’interno dello scalo, offrendo così la possibilità di avere prodotti sempre freschi, di qualità e a km 0.
"Ogni tanto, scelgo di andare io direttamente nell’Urban Garden. Giro tra le torri e prendo un po’ degli ingredienti che servono. Mi sento un astronauta" scherza Charles, anche se non va troppo lontano dalla realtà. In effetti il giardino nasce da ricerche a cui ha partecipato anche la Nasa e sfrutta una tecnologia di coltura che non prevede l’utilizzo di terra.
Dal forte impatto simbolico, il giardino aeroponico è un progetto nato per aumentare la sostenibilità dello scalo (verdura ed erbe a km 0 da utilizzare in alcuni ristoranti dell’aeroporto), ma aggiunge gradevolezza anche al gusto dei piatti.
"Nei nostri piatti– come nelle specialità preparate negli altri ristoranti che si servono del giardino, tipo l’O’Hare Bar and Grille - i gusti sono esaltati, perché gli alimenti sono più freschi, non perdono nessuna delle loro proprietà, arrivano da dietro l’angolo". Anche questa frase gli amici di Charles la conoscono a memoria.
Una finestra sul gusto del mondo
Sono più di 66 milioni all’anno le persone che passano dall’aeroporto di Chicago O’Hare, lavorare in uno dei suoi ristoranti significa avere la finestra sempre aperta sui gusti del mondo: questo pensiero rende Charles particolarmente orgoglioso.
"Io non faccio sushi, io do un intervallo di sapore alla vita della gente" dice spesso. Anche grazie alla sua motivazione, il Wicker Park è stato premiato come migliore ristorante al mondo della sua categoria, qualche anno fa. Merito anche della filosofia del locale: un sushibar di alta qualità dove si usano ingredienti freschi e accuratamente selezionati.
"Mio nonno non era un cuoco, ma amava la cucina. Diceva sempre: "Noi siamo quello mangiamo, ma soprattutto come cuciniamo". Forse è per questo che mi fa stare bene tornare a casa con il profumo di basilico sulle mani, perché sento di aver fatto qualcosa per bene". Parola di Charles Tim Tian Li, Li per gli amici.