Era il 1958, quando, lungo l’Autostrada dei Laghi, sorse uno degli Autogrill più rappresentativi di sempre. Una struttura che ai tempi sembrò uscita da un film di fantascienza, un’icona del modernismo made in Italy. Parliamo dello storico Villoresi Ovest, l’Autogrill che arrivò a guadagnarsi la copertina della rivista Life negli anni ’60.
Dopo oltre 50 anni, quei luoghi tornano a giocare un ruolo da protagonisti. Oggi, esattamente di fronte al vecchio Villoresi, si innalza un vulcano: il più avveniristico Autogrill mai realizzato.
L'articolo su Life nel 1960
"L'idea di fondo era quella di costruire una struttura che non avesse bisogno di energia esterna per sopravvivere".
Gianmario Tondato Da Ruos, CEO Autogrill
Il vulcano
Lo capisci subito che non è un Autogrill come gli altri. Spunta di colpo, passato il bosco di pioppi che costeggia l’A8; è impossibile non vederlo: emerge con vigore coi suoi circa 30 metri di altezza in uno spazio privo di riferimenti urbani, segnalando la sua presenza con l’enorme vulcano che si accende di rosso la sera
Giulio Ceppi - Total Tool Milano for Autogrill Villoresi Est
"Guardando l'edificio di Villoresi dall'alto si coglie la sua natura di organismo"
Giulio Ceppi, Total Tool, Architetto di Villoresi Est
Il respiro di Villoresi est
Ed è proprio attraverso il vulcano (o il camino) che Villoresi Est respira: 1.200 m2 di serpentine irradiano l’intera volta e si tuffano, attraverso l’integrazione con un sistema composto da 420 sonde geotermiche, fino a 25 metri di profondità, estraendo o cedendo calore a seconda delle necessità. Si tratta, in realtà, di una copertura captante; a seconda delle stagioni, incamera energia solare o freddo. È la “pelle” dell’edificio, la membrana attraverso cui interagisce con l’esterno, adattandosi all’ambiente.
Il risultato? Emissioni di CO2 abbattute (- 59%), un risparmio del 45% nei consumi energetici elettrici rispetto a un normale edificio.
La struttura interna
Progettato come una cellula vivente, l’acqua irradia l’intero organismo di Villoresi, a cominciare dalle serpentine che partono dal vulcano. Ma non finisce qui. L’edificio è in grado di raccogliere l’acqua piovana e di falda per la climatizzazione dell’aria, l’irrigazione del verde, le toilette e la riserva antincendio.
Consentendo risparmi dell’ordine del 30% (25.550 mc all’anno) rispetto a un edificio tradizionale, pari al consumo domestico medio di 128 famiglie.
Lo scheletro: d’acciaio, ovviamente, ma soprattutto di legno.
Tutta la struttura interna è interamente realizzato in legno lamellare certificato Pefc, proveniente da boschi gestiti in maniera sostenibile, così come gli altri materiali da costruzione , tutti ecocompatibili e riciclabili, dall’asfalto della pavimentazione alla copertura.
L'habitat
L’ambiente in cui vive Villoresi est è un ambiente altrettanto vivo: 19.000mq di aceri, platani, pioppi, betulle, cespugli di biancospino e ginestra odorosa, assicurano la continuità paesaggistica con il vicino Parco delle Groane.
Autogrill Villoresi Est: un laboratorio di ecosostenibilità